Una terapia inizia quando da qualche parte dentro di noi sentiamo il bisogno di qualcuno che ci aiuti a capire in che direzione guardare per tornare a stare bene.
Quando stiamo soffrendo per qualcosa: un evento, una relazione, un aspetto del carattere che non ci fa stare bene.
Quando la difficoltà e il malessere coinvolgono non solo noi ma anche altre persone molto vicine e care: la coppia, un figlio, l’intera famiglia.
A volte anche quando si vuole semplicemente essere più consapevoli di se stessi, capire le proprie fragilità e gli aspetti di forza su cui puntare per affrontare le sfide che la vita riserva a tutti.
Cosa aspettarsi
Affidarsi a qualcuno per uscire da un periodo di crisi, affrontare un sintomo o un problema è certamente una scelta importante e spesso difficile da prendere, anche perché non è sempre chiaro cos’è una psicoterapia e come si svolge.
Nel mio caso ogni percorso terapeutico è scandito da tre momenti fondamentali, ciascuno con un significato e un obiettivo specifici.
I primi colloqui: la conoscenza reciproca
Ogni terapia inizia con un incontro fra due perfetti estranei, il terapeuta ed il paziente, sia esso una singola persona, una coppia o una famiglia. I primi colloqui rappresentano dunque un momento importante di presentazione e conoscenza reciproca, in cui io vi accoglierò presentandovi brevemente il mio modo di lavorare, per rendere più familiare anche per voi il contesto della terapia. Una volta a vostro agio, approfondiremo cosa vi ha portati qui e se riterrò di potervi aiutare vi proporrò di proseguire il percorso con la fase di consultazione.
La consultazione: scegliere la direzione del percorso
Gli incontri di questa fase generalmente sono più distanti l’uno dall’altro e hanno lo scopo di capire l’origine del disagio o della sofferenza presente e dunque il suo significato. Ricostruiremo insieme la storia e i vari fattori che hanno portato alla situazione attuale di malessere, arrivando così a definire l’obiettivo specifico della terapia e valutare le risorse personali e relazionali più significative.
La terapia: il cambiamento
Il lavoro fatto durante la fase di consultazione porta inevitabilmente a guardare con occhi diversi sia la propria storia personale che le vicende che hanno avuto un ruolo nelle attuali difficoltà. Questa nuova prospettiva è frutto di una conoscenza più profonda di se stessi, dell’aver trovato un significato a ciò che crea la sofferenza e rappresenta l’inizio di un reale cambiamento. Obiettivo della fase finale della terapia è quindi sostenere e accompagnare questo processo di cambiamento affinché possa essere profondo e dunque permanente nel tempo.
Unicità della terapia
Ogni terapia ha una struttura definita, rappresentata dalle varie fasi, ma rimane un percorso assolutamente unico e personale, pensato di volta in volta proprio per quella persona, per quella coppia o per quella famiglia e costruito insieme per renderlo il più efficace possibile, nei tempi più brevi. Obiettivo della terapia non è durare a lungo, ma promuovere un cambiamento che sia duraturo, nel rispetto dei tempi e dei bisogni dei pazienti.
Durata della terapia
La durata di un percorso terapeutico dipende da molti fattori ed è difficile da stabilire a priori. L’esperienza e le competenze del terapeuta, tuttavia, permettono di proporre fin dal primo incontro un’ipotesi di percorso, specificando le modalità e la durata, come, per altro, richiesto obbligatoriamente dal nuovo Regolamento europeo UE 2016/679 in materia di protezione dei dati personali (GDPR).
Il percorso che concorderemo inizialmente, potrà comunque essere ridefinito insieme in qualunque momento in base ad eventuali nuove esigenze, sempre nell’intento di raggiungere l’obiettivo stabilito seguendo la strada più efficace.